The Three Tenors: The impossible dream

Se notate, non vi ho mai parlato esplicitamente di quanto segue, se non forse qualche cenno per via delle interviste rivolte al nostro tenore: forse è troppo forte il contrasto tra i giornalisti che non perdono occasione, intervistando Carreras, di rievocare l'esperienza dei Tre Tenori, e un blog dedicato ad uno di questi, che invece non vi si è mai soffermato intenzionalmente. Credo di averlo fatto di proposito, perchè molti associano, erroneamente l'estrema popolarità di questi eventi come origine della popolarità di chi vi ha partecipato e non è così: Carreras, Domingo e Pavarotti, erano già Carreras Domingo e Pavarotti da mediamente una ventina d'anni, e chi s'intende d'opera questo lo sa.

Certamente, non possiamo dimenticare le conseguenza che un evento di questa portata ha originato: a molti si sono spalancate le porte di un mondo che fino ad allora era sempre stato considerato elitario, un mondo che grazie a loro tre è entrato nelle case degli italiani, e di tutto il mondo, in veste di evento popolare, rivolto ad un pubblico più vasto, per tutti.

Certamente non sono mancate le critiche dei puristi, ma la verità è che, a questo mondo, niente e nessuno è esente dalle critiche.

La mia posizione? Credo, e spero, la più obiettiva possibile: come ho già detto, sono ben cosciente che Carreras, Domingo e Pavarotti sono saliti nell'Olimpo dei cantanti d'opera molto, ma molto prima del 1990, e lo dimostrano le loro performance sui palchi dei teatri più importanti del mondo, ma nemmeno mi permetto di ignorare la straordinarietà di un evento come questo e quanto di positivo abbia comportato.

Io avevo 2 anni nel 1990, ma ne avevo 6 nel 1994 e fu allora che rimasi affascinata nel vedere dalla televisione di casa, questi tre signori che cantavano insieme. Precoce, vero? Beh, non sono di certo l'unica che ha scoperto qualcosa di sensazionale in così tenera età, vero Josep?


"Il sogno impossibile" come è stato nominato questro progetto, è diventato un sogno ad occhi aperti esattamente 20 anni fa, il 9 luglio del 1990. Colui che originariamente lavorò di immaginazione, non so quanti ne siano a conoscenza, fu proprio Josep Carreras che, reduce dell'esperienza con la leucemia, avrebbe dovuto contribuire a un concerto particolare in Italia, in occasione dei Mondiali di Calcio: una specie di concerto che avrebbe visto un susseguirsi di cantanti lirici, proprio per la grande tradizione operistica per cui l'Italia si è sempre distinta. Questo era quanto aveva pensato Mario Dradi, durante una cena con Josep Carreras, il quale avrebbe ribattuto proponendo invece di far condividere uno stesso palco a tre tenori, cosa che in una rappresentazione operistica non si era mai vista.
Ben presto fu chiesto di partecipare ai colleghi Plácido Domingo e Luciano Pavarotti, e si dice che, colpiti dall'estrema originalità dell'idea, l'abbiano accettata subito di buon grado. Si dice. L'occasione cadeva a pennello anche per riaccogliere a braccia aperte in quel mondo Josep Carreras, che aveva lottato per la sua vita, e che aveva creato una Fondazione a Barcellona per la lotta contro la Leucemia, alla quale sarebbero andati i fondi.

Il Maestro Zubin Mehta ha raccontato di aver appreso dai giornali la sua partecipazione a questo progetto.
La prima riunione dei tre tenori avvenne il 5 dicembre del 1989, in occasione del compleanno di Josep Carreras.

La location prestabilita erano le Terme di Caracalla, in Roma, che assieme ai tre tenori e a Zubin Mehta avrebbe ospitato ben due orchestre, quali il Maggio Musicale Fiorentino e quella del Teatro dell'Opera di Roma: due orchestre che, per opera del Maestro Mehta, suonavano come una sola.


Ci sono parecchi filmati che mostrano l'allestimento di questo concerto, ed in particolare le prove, caratterizzate da un'atmosfera incredibilmente rilassata e divertente, che hanno collezionato momenti tra i più divertenti che ci si possa lontanamente immaginare, se si pensa che i protagonisti sono, erano tre cantanti d'opera.

È anche così che voglio ricordare questo concerto, in occasione del ventesimo anniversario, perchè sarebbe stato banare proporvi il concerto intero, o ancora più banale il Nessun Dorma.








Se ne possono raccontare di cose, ma alla fine le emozioni che hanno vissuto in quella prima sera, le possono raccontare solo loro: Pavarotti lo ha fatto finchè ha vissuto.
Dal video che segue possiamo cogliere la tensione nel volto del più giovane dei tre, quello cui, tra l'altro, era  stata affidata la responsabilità di cantare per primo.



Nel pubblico, tanti, tantissimi volti noti: un pensiero speciale va a Sandra Mondaini, cui tengo ad esprimere tutto il mio affetto.

Un ricordo immancabile a Luciano Pavarotti, il padrone di casa, in quell'occasione: sarebbe bello, se fosse ancora con noi per ricordarlo, ma senz'altro, da lassù, starà rivivendo la scena che ha visto l'inizio del bis "O' sole mio", momento indimenticabile che vi voglio riproporre.



Non mi resta che ringraziare di tutto cuore tutti e tre, anzi tutti e quattro... per avermi fatto vivere, anche se più tardi, emozioni come queste, per avermi fatto sorridere, e per avermi aperto le porte di questo mondo.
Se così non fosse stato ora non sarei qui a scrivere.

I migliori auguri a Plácido Domingo e, al nostro Josep Carreras, che se non avesse sognato qualcosa di "impossibile", a quest'ora la vita di molti non sarebbe la stessa.

Comments

  1. Cara Luvi, veramente conmovente la historia della bambina di 6 anni, affascinata davanti la TV, grazie per compartirla con noi, un pezzo della tua vita.

    Non conoscevo questi video, sono realmente eccezionali, emozionanti, bellisimi. Non so dirte qualli di tenori mi seduce di più...e adesso lo scrivo in spagnolo: el poderío de Plácido, esa fragilidad de hierro de Josep, o la sonriente humanidad de Luciano.

    Grazie mille, Luvi, per questi brani di bellisima vita

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  2. Gracias a tí, querida Teresa!
    Me alegro de que hayas disfrutado tanto de los vídeos!

    Io so chi mi seduce di più!

    Sí, tenía 6 años cuando vi por primera vez a estos tres tenores! Y desde entonces, el ue me gustaba más era el que estaba en el centro, y también me ecantaba su apellido!

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  3. Che belle immagini!! e che bello vedere come si divertono!
    Grazie per condividere le tue emozioni, che sono già le nostre.

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